GRUPPO NAZIONALE PER LA DIFESA DAI
TERREMOTI
PROGRAMMA QUADRO 2000-2002
PROPOSTA DI PROGETTO COORDINATO
REVISIONE DEI FONDAMENTI TEORICI E
SPERIMENTALI DELLE STIME DI HAZARD A SCALA NAZIONALE
COORDINATORE SCIENTIFICO
Gasperini Paolo
Dipartimento di Fisica, Università di Bologna
Viale Berti Pichat, 8 - 40127 Bologna
Tel:0512095024
Fax:0512095058
e-mail:paolo@ibogfs.df.unibo.it
RIPROPOSIZIONE DEL PROGETTO PER UNA DURATA
BIENNALE, SECONDO LE VALUTAZIONI DEI REFEREE
Questa ri-proposizione viene formulata sulla base dei chiari commenti espressi dai referee che indicano nella macrosismica il principale argomento di ricerca che merita di essere riproposto. Poiché i referee hanno anche suggerito un'integrazione con il progetto Amato, non appena i risultati della valutazione sono stati resi noti, il Coordinatore di questo progetto ha contattato Alessandro Amato al fine di conoscerne la disponibilità a collaborare ed ad integrare i due progetti. Tuttavia, a causa della mancanza di tempo, dovuta anche alle recenti festività Pasquali, non c'è stata la possibilità di arrivare ad un accordo generale che integrasse formalmente i due progetti. Vogliamo comunque esprimere la nostra intenzione di procedere in futuro nella direzione di una stretta cooperazione ed integrazione.
Poiché le incertezze sul budget disponibile non permettevano una formulazione univoca del progetto, abbiamo preparato una proposta "stratificata" che è strutturata in modo da permettere tre diversi livelli di approvazione e quindi di finanziamento. In questo quadro il progetto deve essere visto come un contenitore che include argomenti di ricerca con priorità differente. Al livello minimale abbiamo principalmente le ricerche macrosismiche che sono state ritenute prioritarie dalla Commissione. Al secondo livello ci sono studi su argomenti differenti, già avviati nel primo anno del progetto ma che non sono considerati prioritari dalla Commissione e al terzo studi, proposti originariamente da questo progetto ma non avviati nel primo anno, che possono essere condotti solo in stretta collaborazione con il Progetto Amato. Nel riproporre attività in campi differenti dalla macrosismica, abbiamo cercato di interpretare lo spirito dell'orientamento, recentemente emerso in ambito GNDT, di riempire i vuoti negli argomenti del Tema 1 del Progetto Quadro 2000/2002, non affrontati dai progetti approvati (si veda ad esempio il recente bando per progetti nel campo della vulnerabilità a scala nazionale).
Tra le ricerche condotte nel primo anno del nostro progetto, che certamente sono sovrapposte ad argomenti del Progetto Amato, ci sono la Task 3 (Modello sismogenetico), la Task 6A (Tomografia delle velocità sismiche), la Task 6B (Tomografia dell'attenuazione delle fasi sismiche), la Task 7 (Meccanismi focali) e la Task 9 (Misure geodetiche). Tra queste, le prime tre sono quasi esattamente coincidenti con corrispondenti attività del Progetto Amato, mentre sia i meccanismi focali che le misure geodetiche presentano ampi margini di complementarità. In particolare per i meccanismi focali, solo la parte riguardante i meccanismi CMT regionali è stata recentemente e solo parzialmente integrata nel Progetto Amato (ma senza alcun finanziamento) mentre per le misure geodetiche il nostro progetto segue un approccio molto differente rispetto a quello di Amato.
Richiamiamo qui i principali risultati da noi
ottenuti in queste ultime due Task, e le differenze di approccio tra il
Progetto Amato ed il nostro, in modo da fornire alla Commissione un punto di
partenza per valutare le attività proposte.
Riguardo i meccanismi focali, nel primo anno del
progetto abbiamo raccolto la maggior parte delle soluzioni focali disponibili
in letteratura per l'Italia e le regioni circostanti e le abbiamo incluse in un
database in MS-ACCESS dopo averne controllato la correttezza. Attualmente il
database include più di 5000 soluzioni focali, escludendo il catalogo CMT di
Harvard e i cataloghi CMT regionali (RCMT) compilati all'INGV e all'ETH. Su
questo argomento abbiamo recentemente sottomesso ad una rivista internazionale
due lavori. Il primo descrive l'applicazione MS-ACCESS che permette di
acquisire e selezionare i meccanismi revisionati (Vannucci & Gasperini,
2002) mentre il secondo presenta la biblioteca di procedure che abbiamo usato
per controllare i meccanismi (Gasperini & Vannucci, 2002). Nell'ambito
della stessa Task, questo progetto ha anche parzialmente sostenuto l'attività
del Gruppo di Lavoro INGV sui meccanismi CMT regionali che ha recentemente
pubblicato (Pondrelli et al., 2002) e reso disponibili in rete sul sito INGV tutte le soluzioni
calcolate dal 1997 ad oggi. Noi proponiamo qui di continuare ad "alimentare"
finanziariamente queste iniziative che rappresentano strumenti importanti per
qualsiasi analisi sismotettonica e che, per loro natura, continuano nel tempo,
come open-file, pronti ad includere rispettivamente ogni nuovo lavoro e ogni
nuovo evento sismico.
Riguardo alle misure geodetiche, ricordiamo che,
mentre il Progetto Amato ha proposto una "rioccupazione" attraverso tecniche
GPS, dei siti della rete storica dell'Istituto Geografico Militare (IGM), al
fine di valutare le deformazioni rispetto alle misure effettuate a partire
dalla fine del XIX secolo, noi abbiamo proposto invece il progetto di una
"nuova" rete, più specificamente orientata alle caratteristiche delle moderne
misure da satellite e specificamente finalizzata alla misura della deformazione
intersismica. Si noti che nella formulazione originale del nostro progetto
abbiamo chiaramente indicato le ragioni di una tale scelta ed della nostra
decisione di "abbandonare" nella maggior parte dei casi i siti IGM. Tali
ragioni riguardano la difficoltà a verificare la coincidenza degli attuali
vertici IGM con quelli storici, la scarsa accessibilità dei caposaldi IGM
dovuta alla necessità, comune tutte le vecchie reti di triangolazione, di avere
siti in visibilità ottica, l'inadeguatezza della conformazione geometrica della
rete che era stata originariamente progettata per l'inquadramento cartografico
e non per la valutazione della deformazione sismica. Le nostre argomentazioni
riguardano anche più in generale le incertezze delle misure del XIX e XX secolo
rispetto ai tassi attesi di deformazione (pochi mm/anno) e la scala relativa
delle misure classiche e da satellite.
Alla luce di tali considerazioni abbiamo proposto una rete di stazioni
semi-permanenti (non equipaggiate permanentemente da ricevitori GPS ma con
dotazioni logistiche atte a permettere lunghe campagne di misure "unattended")
posizionate sulla base di criteri precisi (forma della rete, distanza dalle
sorgenti sismiche, scelta di siti geologicamente stabili, ecc.) e specificamente
orientate alla misura affidabile della deformazione intersismica. Su questo
argomento, nel primo anno di attività del progetto, abbiamo stabilito i criteri
di scelta dei siti e abbiamo effettivamente installato 3 nuove stazioni in
Italia meridionale e centrale. E' ovvio che le attività su questo argomento
sono subordinate all'accettazione da parte della Commissione di tali
considerazioni. Altrimenti l'intera Task dovrebbe essere esclusa.
Una task che non presenta quasi nessuna
sovrapposizione con il Progetto Amato è la Task 5 (Statistica delle sorgenti
sismiche e completezza dei cataloghi) in quanto tale progetto ha scelto a
priori il "gap sismico" come modello di occorrenza sismica preferito. A nostro
modo di vedere questa Task rappresenta un passaggio indispensabile per la
formulazione di un affidabile modello di hazard sismico. Dobbiamo anche
considerare che recentemente è stato reso disponibile un nuovo Catalogo
Strumentale dei Terremoti Italiani (CSTI) (CSTI Working Group, 2001), la cui
pubblicazione è stata parzialmente sostenuta del nostro progetto, e i cui dati
non sono ancora stati adeguatamente analizzati statisticamente.
Riguardo alle Task non attivate nel primo anno del
progetto, la Task 1 (Catalogo sismico storico) appare, a prima vista,
soddisfare quasi totalmente le raccomandazioni dei referee, poiché riguarda
ricerche essenzialmente basate sui dati macrosismici. Tuttavia, a causa del
forte sforzo finanziario richiesto al tempo della prima proposta, non crediamo
che la sua completa ri-proposizione, anche se fosse possibile, sia del tutto
desiderabile e incontri realmente lo spirito dei suggerimenti della
Commissione. In ogni caso, in particolare la Task 1A, riguardante la
continuazione del processo già avviato di unificazione e standardizzazione del
catalogo storico Italiano, possiede parecchi aspetti interessanti per la
valutazione dell'hazard ed è strettamente collegata ad altre attività di questo
progetto (Task 5 e 6C). Questo processo di unificazione, iniziato alla fine del
1997, ha portato alla pubblicazione del Catalogo Parametrico dei Terremoti
Italiani (CPTI) (CPTI Working Group, 1999). Tale catalogo, risultante
dall'unione dei precedenti NT e CFTI, è attualmente il principale dataset di
riferimento per le stime di hazard. Dobbiamo ricordare che gli autori del CPTI
avevano pianificato originariamente di pubblicare una seconda "release", in cui
l'integrazione dei due cataloghi di origine fosse estesa ai dati di
risentimento (non inclusi nel CPTI), ed anche di una terza "release" in cui
l'intero patrimonio di informazioni avrebbe dovuto essere omogeneizzato ed
integrato. Sfortunatamente l'abbandono di questa Task, a seguito dei commenti
dei referee, ha impedito il completamento di tale piano. Queste attività
tuttavia non sono cessate completamente ed in questo momento si sta ancora
lavorando ad una integrazione del catalogo per il periodo dal 1980 al 1997,
sulla base dei nuovi dati del Bollettino macrosismico dell'INGV e dei dati
strumentali revisionati provenienti dal CSTI. Quindi nel prosieguo,
richiederemo la riattivazione prioritaria, ma con fondi ridotti, della Task 1A.
Essa includerà anche lo sviluppo delle tecniche attualmente usate (Gasperini et
al., 1999) per parametrizzare i terremoti storici sulla base dei dati
macrosismici.
Un'ultima attività che riproponiamo, anche se con
minore priorità rispetto a quelle precedenti, riguarda un argomento, incluso
originariamente nella Task 2 (Catalogo sismico strumentale). Tale Task, non
attivata formalmente nel primo anno del progetto, è pienamente sovrapposta con
attività del Progetto Amato. La nostra ri-proposizione trae spunto dalla
mancanza di risultati significativi rispetto al precedente stato dell'arte (il
sopra citato CSTI). Tale carenza può essere in parte attribuita a un ritardo nella
pubblicazione del CSTI stesso, che è stato ufficialmente consegnato al Progetto
Amato nel marzo del 2001 (ma non nel giugno dello stesso anno come erroneamente
riportato nel rapporto annuale del progetto Amato). Certamente le dimissioni
dal Progetto Amato del precedente responsabile (personalmente confermate da
Rita Digiovambattista al Coordinatore di questo progetto) hanno contribuito a
questa ridotta produttività. Su questo argomento auspichiamo sia possibile una
stretta integrazione tra i due progetti. Il nostro ruolo potrebbe essere quello
in particolare di occuparci della revisione delle magnitudo locali con
particolare attenzione ai periodi dopo il 1996 e prima del 1981, in cui abbiamo
osservato delle disomogeneità di stima (Lolli & Gasperini, 2002).
Dal punto di vista amministrativo, i partecipanti
a questo progetto saranno suddivisi in due Unità di Ricerca: una al
Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna (Responsabile: Paolo
Gasperini) e l'altra all' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di
Roma (Responsabile: Marco Anzidei). Quest'ultima includerà solo i ricercatori
appartenenti all'INGV che sono collegati alla Task 9A (Misure geodetiche) e
sarà attivata solamente se la Commissione approverà tale Task. Tutti gli altri
ricercatori, compresi quelli dell'INGV non coinvolti nella Task 9A, saranno
inclusi nell'Unità di Ricerca di Bologna, che eventualmente stabilirà
subcontratti con altre sezioni INGV e con la società privata di ricerche SGA.
Task 1, CATALOGO SISMICO STORICO (Responsabile: Gasperini, Collaboratori: Albarello, Bernardini, Camassi, Carletti, Castelli, Ercolani, Lolli, Monachesi, Vannucci e Gruppo di Lavoro SGA)
Come già notato in precedenza, questa Task è stata
originariamente proposta per continuare il processo di unificazione del
catalogo storico Italiano iniziato alla fine del 1997 e che ha portato alla
pubblicazione del Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI Working
Group, 1999). Sebbene le motivazioni originali siano ancora valide, per ragioni
di budget, abbiamo deciso di non riproporre il programma originale di questa
Task e di limitare le nostre attività a obiettivi più circoscritti. Abbiamo
così deciso di proporre solamente l'aggiornamento del catalogo per il periodo
più recente (dal 1964 al 1992) e il suo prolungamento fino al 1997. Quindi le
attività proposte su questo argomento includono:
i)
L'aggiornamento
della lista dei terremoti significativi (M>4.0) dal 1964 al 1997 sulla base
del catalogo strumentale revisionato (CSTI).
ii)
Revisione
dei dati del Bollettino Macrosismico INGV dal 1964 al 1997.
iii)
Il ricalcolo
dei parametri macrosismici dei terremoti dal 1964 al 1997 sulla base dei dati
del Bollettino Macrosismico INGV
iv)
La
pubblicazione dell'aggiornamento in rete.
In questa Task proponiamo anche alcune ricerche,
da effettuare in collaborazione con la società di ricerche SGA, riguardanti lo
sviluppo del codice Boxer (Gasperini et al., 1999) utilizzato per stimare i
parametri dei terremoti storici. Affronteremo anche, sempre in collaborazione
con la società di ricerche SGA, il problema della valutazione oggettiva
dell'intensità attraverso l'algoritmo "Fuzzy" già applicato in passato ai
terremoti del 1919 del Mugello e del 1920 della Garfagnana (Ferrari et al.,
1995, Vannucci et al., 1999). I risultati saranno confrontati con le stime
tradizionali al fine di verificare le effettive procedure decisionali seguite
dagli esperti macrosismici. In particolare proponiamo:
i)
Il
miglioramento del codice Boxer attraverso l'utilizzo della legge di
attenuazione bilineare proposta da Gasperini (2001).
ii)
Lo sviluppo
di nuovi metodi per calcolare l'epicentro per terremoti fuori costa.
iii)
Lo sviluppo
di tecniche robuste per stimare la profondità della sorgente.
iv)
L'applicazione
dell'algoritmo "Fuzzy" per il calcolo dell'intensità ad alcuni forti terremoti
Italiani.
Per eseguire tali ricerche richiediamo
l'attivazione di un assegno di ricerca biennale per un ricercatore dedicato a tempo parziale a questo argomento, in quanto alcuni dei
partecipanti non sono coperti finanziariamente per l'intera durata del
progetto. Un finanziamento speciale (alla voce "servizi esterni") viene
richiesto per permettere la partecipazione della società privata di ricerche
SGA (Storia, Geofisica, Ambiente, di Bologna). I fondi richiesti sono necessari anche per coprire
spese per materiale di consumo, calcolo (un PC), pubblicazioni e partecipazione
a congressi scientifici. I prodotti attesi sono:
§
Aggiornamento
preliminare del CPTI per il periodo dal 1964 al 1997 sulla base dei metodi di
calcolo correnti
§
Nuova
"release" del codice Boxer per il calcolo della localizzazione, della magnitudo
e dell'orientazione delle sorgenti sismiche da dati macrosismici.
§
Applicazione
dell'algoritmo Fuzzy al calcolo delle intensità del terremoto dell'Irpinia del
1930.
II Anno
§
Aggiornamento
definitivo del CPTI per il periodo dal 1964 al 1997 sulla base di metodi di
calcolo aggiornati
§
Nuova
"release" del codice Boxer comprendente la localizzazione fuori costa ed il
calcolo della profondità.
§
Applicazione
dell'algoritmo Fuzzy ad almeno altri 3 forti terremoti Italiani.
Categoria
|
I anno(Euro) |
II anno (Euro) |
Materiale inventariabile, |
2500 |
|
Materiale di consumo e spese generali, |
3000 |
3000 |
Missioni, |
2000 |
2000 |
Personale a contratto e/o borse di studio |
7500 |
7500 |
Spese per riunioni e congressi, |
|
|
Servizi esterni, |
15000 |
15000 |
Pubblicazioni, |
|
2500 |
Altro. |
|
|
Totale |
30000 |
30000 |
Task 6C, TOMOGRAFIA DELL'INTENSITA' ED EFFETTI DI
SITO (Responsabile: Gasperini, Collaboratori: Albarello, Bernardini, Camassi,
Carletti, Ercolani, Lolli, Mucciarelli, Vannucci)
Nel primo anno del progetto abbiamo completato la prima fase di questa Task, attualmente sottomessa per pubblicazione su una rivista internazionale (Carletti & Gasperini, 2002), consistente nella mappatura delle variazioni laterali dei coefficienti di attenuazione della legge bilineare proposta da Gasperini (2001). Abbiamo verificato attraverso test a scacchiera e "restore" la capacità del dataset macrosismico (circa 20000 osservazioni di intensità) di vincolare affidabilmente le variazioni laterali dei coefficienti di attenuazione. L'analisi dei residui empirici di località ha mostrato una generale riduzione in ampiezza ed una più uniforme distribuzione spaziale, rispetto ad una funzione di attenuazione isotropa. Inoltre abbiamo trovato che le aree con attenuazione più elevata nel campo vicino (D<45 km) corrispondono quasi esattamente a quelle in cui il flusso di calore è anch'esso maggiore (versante tirrenico degli Appennini settentrionali e aree vulcaniche dei Campi Flegrei ed dell'Etna). Questa analisi ha suggerito alcuni miglioramenti e raffinamenti che ci proponiamo di condurre nei prossimi due anni all'interno di questa Task. In questa Task è anche prevista la continuazione di uno studio, già avviato nel primo anno (Boccaletti et at., 2001), in cui è stato sviluppato un metodo originale per mappare le variazioni laterali dell'intensità all'interno di centri urbani per cui sono disponibili rapporti tecnici dettagliati degli effetti indotti da terremoti relativamente recenti (ad es. Firenze per i terremoti del 1895). Quindi le ricerche proposte nei due anni del programma includono:
i) Il confronto di dettaglio dei residui empirici di località con le caratteristiche litologiche e topografiche dei siti al fine di verificare se essi sono effettivamente collegati a specifiche proprietà locali dei siti piuttosto che alle incertezze nella determinazione dell'intensità
ii) L'introduzione delle orientazioni spaziali delle sorgenti sismiche nella equazione di attenuazione bilineare al fine di rendere più realistico e preciso il calcolo delle distanze. Questo può essere fatto sia usando la tecnica Boxer (Gasperini et al., 1999) o calcolando, simultaneamente all'inversione tomografica, l'orientazione della sorgente che minimizza i residui di equazione.
iii) Estensione del dataset di intensità attraverso l'inclusione di nuovi dati provenienti dal Bollettino mscrosismico dell'INGV degli anni dal 1993 al 1997.
iv) Continuazione dello studio (Boccaletti et at., 2001) sulle variazioni laterali dell'intensità avvertita nel centro storico di Firenze in occasione dei terremoti di Impruneta del 1895 e confronto con i risultati di simulazioni 1D del moto del suolo e di misure di amplificazione del suolo.
v) Applicazione del metodo ad altri centri storici (ad es. Bologna per i terremoti del 1929).
Per completare queste ricerche richiediamo
l'attivazione di un assegno di ricerca biennale a favore di un ricercatore che si dedichi a questi argomenti a tempo
pieno poiché anche in
questo caso alcuni dei partecipanti non sono coperti economicamente per
l'intera durata del progetto. I fondi richiesti riguardano anche le spese per
materiali di consumo, calcolo (un PC), pubblicazione e partecipazione a
congressi scientifici.
Le ricerche su punti sopra elencati procederanno
principalmente in parallelo nei due anni del progetto. Tuttavia il punto iii)
sarà completato nei primi mesi del primo anno e i primi risultati dei punti ii)
e iv) saranno disponibili già alla fine del primo anno. I prodotti attesi sono:
I Anno
§ Database delle caratteristiche litologiche e topografiche delle località con risentimenti per più di 10 differenti terremoti, sulla base dei dati utilizzati per la prima inversione tomografica attualmente sottomessa per la pubblicazione.
§ Database macrosismico integrato contenente i dai provenienti dal Bollettino macrosismico dell'INGV per tutti gli eventi con Imax>V.
§ Inversione tomografica preliminare utilizzando il database aggiornato.
§ Introduzione delle dimensioni spaziali delle sorgenti nei calcoli di attenuazione.
§ Studio delle variazioni laterali dell'intensità a Firenze per i terremoti del 1895 confrontate con simulazioni 1D del moto del suolo.
II Anno
§ Database delle caratteristiche litologiche e topografiche delle località con risentimenti per più di 5 differenti terremoti, sulla base dei dati utilizzati per la nuova inversione tomografica.
§ Inversione tomografica defintiva utilizzando la metodologia aggiornata.
§ Confronto tra le variazioni laterali dell'intensità a Firenze con misure di amplificazione del suolo.
§ Studio delle variazioni laterali dell'intensità per altri centri storici.
Categoria
|
I anno(Euro) |
II anno (Euro) |
Materiale inventariabile, |
3000 |
|
Materiale di consumo e spese generali, |
2000 |
2000 |
Missioni, |
2000 |
2000 |
Personale a contratto e/o borse di studio |
15000 |
15000 |
Spese per riunioni e congressi, |
|
|
Servizi esterni, |
|
|
Pubblicazioni, |
|
3000 |
Altro. |
|
|
Totale |
22000 |
22000 |
Task 5 – STATISTICA DELLE SORGENTI SISMICHE E COMPLETEZZA DEI CATALOGHI (Responsabile: Marzocchi, Collaboratori: Albarello, Dal Forno, D'Amico, Faenza, Gasperini, Lolli, Mucciarelli, Sandri, Selva, Vannucci)
La maggior parte dei partecipanti a questa task hanno già diffusamente studiato tali argomenti negli ultimi anni. Tra gli altri possiamo ricordare gli studi statistici sull'occorrenza temporale sia a lunga (Boschi et al, 1995, Mulargia & Gasperini, 1995) che a breve scala (Gasperini and Mulargia, 1989, Lolli and Gasperini, 2002), gli studi sulle proprietà della distribuzione delle magnitudo (Marzocchi and Sandri, 2002), sulla distribuzione spaziale dei terremoti in Italia (Mulargia et al, 1987), sulla statistica delle intensità (D'Amico e Albarello, 2002) e sulla completezza dei cataloghi (Albarello et al., 2001).
L'obiettivo di questa Task è quello di analizzare i dati sismologici disponibili (cataloghi sismici, meccanismi focali, campi macrosismici, ecc.) e di progettare specifici esperimenti per verificare le varie ipotesi e teorie sull'occorrenza dei terremoti che sono state proposte in letteratura ed anche quelle che potrebbero scaturire dalla ricerca stessa. Intendiamo studiare le modalità dell'occorrenza dei terremoti
i)
Nello spazio
(modello sismogenetico)
ii)
Nel tempo
(modelli di occorrenza statistica)
iii)
Nell'energia
(leggi di scala)
iv)
Nell'ampiezza
del moto del suolo al sito (legge di attenuazione ed effetti locali)
Questa Task trarrà vantaggio da alcune attività propedeutiche sviluppate in altre Task (principalmente la 1 e la 7) che riguardano il miglioramento del database simologico. Richiediamo l'attivazione un assegno di ricerca biennale a favore di un ricercatore che si dedichi a tempo parziale a questi argomenti.
Anche per questa Task le ricerche sui punti sopra
elencati procederanno in gran parte in parallelo durante i due anni del
progetto. I prodotti attesi alla fine del programma biennale sono
§ Modello di occorrenza sismica nello spazio, relativamente alla sismicità sia storica (lunga scala temporale) che strumentale (breve scala temporale).
§ Modello di occorrenza temporale e sua calibrazione attraverso i dati strumentali.
§ Verifica delle leggi di scala sulla magnitudo per il catalogo strumentale.
§ Verifica delle leggi di attenuazione di uso corrente.
§ Modello statistico per la serie temporale delle intensità risentite al sito.
Categoria
|
I anno(Euro) |
II anno (Euro) |
Materiale inventariabile, |
3000 |
|
Materiale di consumo e spese generali, |
2000 |
2000 |
Missioni, |
4000 |
4000 |
Personale a contratto e/o borse di studio |
7500 |
7500 |
Spese per riunioni e congressi, |
|
|
Servizi esterni, |
|
|
Pubblicazioni, |
|
3000 |
Altro. |
|
|
Totale |
16500 |
16500 |
Task 7, MECCANISMI FOCALI (Responsabile: Morelli,
Collaboratori: Dal Forno, Gasperini, Lolli, Pondrelli, Vannucci)
Come già accennato nella premessa, intendiamo
continuare le attività già avviate (due lavori sono stati recentemente
sottomessi ed un terzo e attualmente in corso di stampa) riguardanti il
database dei meccanismi ai primi impulsi dell'area Mediterranea (Vannucci and
Gasperini, 2002; Gasperini and Vannucci, 2002) ed il calcolo delle soluzioni
CMT regionali (Pondrelli et al., 2002). Intendiamo anche affrontare ulteriori
studi, basati su dati raccolti, dedicati alla caratterizzazione a alla
modellazione numerica dei campi di sforzo e delle deformazione nell'area
Italiana. Le attività proposte sono:
i)
Inserimento
nel database di nuovi meccanismi pubblicati.
ii)
Miglioramenti
del software di gestione del database, includendo alcune nuove procedure
nell'applicazione MS-ACCESS come il plot del meccanismo e il controllo in linea
dei meccanismi inseriti.
iii)
Disponibilità
sulla rete di una versione ridotta del database dei meccanismi ai primi
impulsi.
iv)
Calcolo di
nuovi meccanismi RCMT.
v)
Analisi di
momenti tensori cumulativi (Kostrov, 1974) e di compatibilità delle direzioni
dello sforzo (Gephart & Forsyth, 1984) per varie zone dell'area
Mediterranea.
I fondi richiesti riguardano le spese per
materiali di consumo, calcolo, pubblicazione, e partecipazione a convegni
scientifici. I prodotti attesi per entrambi gli anni sono:
§ Aggiornamento del database dei meccanismi ai primi impulsi.
§ Aggiornamento del catalogo dei CMT regionali.
§ Analisi della distribuzione spaziale dei tensori di sforzo e deformazione in Italia e nelle regioni circostanti.
Categoria
|
I anno (Euro) |
II anno (Euro) |
Materiale inventariabile, |
|
|
Materiale di consumo e spese generali, |
3000 |
3000 |
Missioni, |
3000 |
3000 |
Personale a contratto e/o borse di studio |
|
|
Spese per riunioni e congressi, |
|
|
Servizi esterni, |
2000 |
2000 |
Pubblicazioni, |
|
|
Altro. |
|
|
Totale |
8000 |
8000 |
Task 9A, MISURE GEODETICHE (Responsabile: Anzidei: Collaboratori: Baldi, Casula, Cenni, Del Mese, Galvani, Gandolfi, Giovani, Loddo, Massucci, Pesci, Riguzzi, Serpelloni, Vecchi, Vittuari, Zanutta)
Come indicato nella premessa, queste attività
vengono riproposte, anche se non in pieno accordo con i suggerimenti dei
referee, in quanto riteniamo che altre ricerche attualmente in corso su questo
argomento all'interno di altri progetti GNDT non affrontino adeguatamente la
determinazione geodetica della deformazione intersismica. Il programma proposto
include la scelta e l'installazione di circa 10 siti GPS semi-permanenti in
Italia centrale e meridionale, l'esecuzione di 2/3 campagne di misura a cadenza
semestrale e l'elaborazione dei dati relativi per calcolare l'andamento
temporale del campo di deformazione.
I costi riguardano principalmente le dotazioni
logistiche dei siti semi-permanenti, le missioni di ricognizione e le campagne
di misura, la manutenzione dei ricevitori già disponibili e/o l'acquisto di 1/2
nuovi ricevitori GPS, oltre alle spese per materiali di consumo, calcolo, pubblicazione e
partecipazione a congressi scientifici. I prodotti attesi sono:
I Anno
§ Installazione di 4-6 stazioni semi-permanenti.
§ Una campagna di misura sulle stazioni di nuova installazione.
II Year
§ Installazione di 4-6 stazioni semi-permanenti.
§ 1/2 campagne di misura sull'insieme delle stazioni di nuova installazione.
§ Tensori di deformazione tra le diverse campagne.
Categoria
|
I year(Euro) |
II year (Euro) |
Materiale inventariabile, |
40000 |
3000 |
Materiale di consumo e spese generali, |
6000 |
10000 |
Missioni, |
5000 |
15000 |
Personale a contratto e/o borse di studio |
|
|
Spese per riunioni e congressi, |
|
|
Servizi esterni, |
5000 |
10000 |
Pubblicazioni, |
|
3000 |
Altro. |
|
|
Totale |
56000 |
41000 |
Task 2, CATALOGO SISMICO STRUMENTALE (Responsabile
Gasperini, Collaboratori: Albarello, DeSimoni, Lolli, Marzocchi, Monachesi,
Sandri, Vannucci)
Su questo argomento proponiamo la continuazione delle ricerche, svolte nell'ambito del Progetto 1998 del GNDT, che hanno portato alla formulazione di nuove procedure per ri-valutare omogeneamente la magnitudo locale in Italia (Gasperini, 2002) e alla pubblicazione del catalogo CSTI (CSTI Working Group, 2001). Intendiamo anche studiare le cause delle discrepanze osservate nel catalogo Mondiale (Perez, 1998), riguardo alla calibrazione della magnitudo onde superficiali Ms, prima e dopo l'installazione della rete WWSSN nel 1964 e osservata anche in Italia sulla base del confronto tra le magnitudo macrosismiche e strumentali. Gli obiettivi principali riguardano:
i)
Estensione
della ri-valutazione della magnitudo agli anni prima del 1981 ed dopo il 1996
(non inclusi nel CSTI).
ii)
Stima di
nuove relazioni di attenuazione per la magnitudo differenziate spazialmente.
iii)
Ri-lettura
di sismogrammi Wood-Anderson messi a disposizione dal progetto SISMOS
dell'INGV.
iv)
Studio delle
variazioni temporali della calibrazione delle stazioni sismiche RSNC.
v)
Ricerche
sulle procedure e gli strumenti utilizzati per il calcolo della Ms prima della
WWSSN.
I fondi, a parte le spese correnti, sono richiesti
per un assegno di ricerca a tempo parziale su questo argomento. I prodotti attesi sono:
§
Relazioni di
attenuazione per la magnitudo differenziate spazialmente per le aree Adriatica
e Tirrenica.
§
Ri-lettura
di ampiezze Wood-Anderson per almento 200 terremoti.
§
Relazioni di
attenuazione per la magnitudo differenziate spazialmente per aree più
ristrette.
§
Ri-valutazione
delle magnitudo locali dal 1997 al 2002 e dal 1976 al 1980.
§
Andamento
temporale delle correzioni di stazione dal 1976 al 2002.
§
Ri-valutazione
preliminare della Ms per il catalogo Italiano.
Categoria
|
I anno(Euro) |
II anno (Euro) |
Materiale inventariabile, |
|
|
Materiale di consumo e spese generali, |
1500 |
1500 |
Missioni, |
1000 |
1000 |
Personale a contratto e/o borse di studio |
7500 |
7500 |
Spese per riunioni e congressi, |
|
|
Servizi esterni, |
|
|
Pubblicazioni, |
|
|
Altro. |
|
|
Totale |
10000 |
10000 |
Albarello, D., Camassi, R. and Rebez, A., (2001)
Detection of space and time heterogeneity in the completeness of a seismic
catalog by a statistical approach: an application to the Italian area, Bull.
Seism. Soc. Am., 91, 6, 1694-1703
Boschi, E., Gasperini, P. and Mulargia, F.,
(1995), Forecasting where larger crustal earthquakes are likely to occur in
Italy in the near future, Bull. Seism Soc. Am., 85, 1475-1482.
Boschi E., Guidoboni E., Ferrari G., Mariotti D.,
Valensise G. e Gasperini P. (2000), Catalogue of Strong Italian Earthquakes
from 461 B.C. to 1997, Annali di Geofisica, 43, n. 4, and enclosed CDROM.
Boccaletti M., Corti G., Gasperini P., Piccardi
L., Vannucci G. e Clemente S. (2001) Active tectonics and seismic zonation of
the urban area of Florence, Italy. Pageoph, 158, 2313-2332.
Carletti F. e
Gasperini P. (2002) Lateral variations of macroseismic intensity attenuation in
Italy, (submitted to Geophys. J. Int.)
CPTI Working Group (1999), Catalogo Parametrico
dei terremoti Italiani, Ed. Compositori, Bologna, Italy, 88 pp.
CSTI Working Group (2001), Catalogo Strumentale
dei terremoti italiani dal 1981 al 1996, Versione 1.0, Clueb, Bologna, CD-ROM.
D'Amico, V. and Albarello, D., (2002), Seismic
hazard assessment from local macroseismic observation: comparison with a
standard approach, .Nat. Haz., In press.
Ferrari, G., Gasperini, P., and Guidoboni, E.,
(1995), Macroseismic intensity evaluation with the "Fuzzy Sets Logic", Annali
di Geofisica, 38, 811-826.
Gasperini P.,
(2001). The attenuation of seismic intensity in Italy: a bilinear shape might
indicates the dominance of deep phases at epicentral distances longer than 45
km, Bull. Seism. Soc. Am., 91, 826-841.
Gasperini, P.
(2002) Local magnitude revaluation for recent Italian earthquakes (1981-1996).
Journal of Seismology, (in press).
Gasperini, P. and Mulargia, F., (1989), A
statistical analysis of seismicity in Italy: the clustering properties, Bull.
Seism. Soc. Am., 79, 973-988.
Gasperini, P., Bernardini, F., Valensise, G. and
Boschi, E., (1999), Defining seismogenic sources from historical earthquake
felt reports, Bull. Seism., Soc., Am., 89, 94-110.
Gasperini, P. and Vannucci, G., (2002), FPSPACK: a package of simple FORTRAN subroutines to manage earthquake focal mechanism data, Computer Geosciences, (submitted)
Gephart J.W. e Forsyth W.D. (1984) An improved method for determining the regional stress tensor using eartquake focal mechanism data: application to the San Fernando eqrthquake sequence. J. Geophys. Res., 89, 9305-9320.
Kostrov V.V. (1974) Seismic moment and energy of earthquakes and seismic flow of rocks. Izv. Earth Phys, 1, 23-40.
Lolli B. e Gasperini P. (2001) Aftershocks
prediction in Italy Part I: Estimation of time-magnitude distribution model
parameters and computation of probabilities of occurrence, J. Seismol.
(Submitted).
Marzocchi W., and Sandri, L. , (2002) Bias in the
estimation of the b-value and its uncertainty. Submitted to Geophys. J. Int.
Mulargia, F. and Gasperini, P. (1995) Evaluating the applicability of the time- and slip-predictable eartquake recurrence models to Italian seismicity, Geophys J. Int., 120, 453-473.
Perez O. J., Revised world seismicity catalog
(1950-1997) for strong (Ms=6) shallow (h=70 km) earthquakes, Bull. Seism. Soc.
Am., 89, 335-341, 1999.
Pondrelli, S., Morelli, A., Ekström, G., Mazza, S., Boschi, E. and Dziewonski, A. M., (2002), European- Mediterranean regional centroid-moment tensors: 1997-2000, Phys. Earth Planet. Int., 130, 71-101.
Vannucci, G., and Gasperini, P. (2002), A database of revised fault plane solutions for Italy and surrounding regions, Computer Geosciences, (submitted).
Responsabile scientifico: Prof. Gasperini Paolo
Dipartimento di Fisica
Università di Bologna
Viale Berti Pichat 6/2
40127 Bologna
Tel:0512095024
Fax:0512095058
e-mail:paolo@ibogfs.df.unibo.it
Elenco dei ricercatori afferenti a questa unità di ricerca
Nome |
Posizione |
Affiliazione |
Mesi uomo
|
Albarello Dario |
Professore Associato |
Univ. Siena |
2+2 |
Bacchetti Massimo |
Tecnico |
Univ. Bologna |
1+1 |
Baldi Paolo |
Professore Ordinario |
Univ. Bologna |
1+1 |
Bernardini Filippo |
Ricercatore |
INGV Bologna |
3+3 |
Camassi Romano |
Primo ricercatore tecnologo |
INGV Bologna |
2+2 |
Carletti Francesca |
Dottorando |
Univ. Bologna |
4+4 |
Castelli Viviana |
Ricercatore |
INGV Macerata |
1+1 |
Casula Giuseppe |
Primo ricercatore tecnologo |
INGV Bologna |
1+1 |
Cenni Nicola |
Assegnista |
Univ. Bologna |
2+2 |
Dal Forno Giulio |
Dottorando |
Univ. Bologna |
2+2 |
D'Amico Vera |
Assegnista |
Univ. Siena |
2+2 |
De Simoni Bruno |
Dirigente di ricerca |
INGV Roma |
1+1 |
Ercolani Emanuela |
Ricercatore |
INGV Bologna |
3+3 |
Faenza Licia |
Dottorando |
Univ. Bologna |
2+2 |
Gandolfi Stefano |
Assegnista |
INGV Bologna |
1+1 |
Gasperini Paolo |
Professore Associato |
Univ. Bologna |
6+6 |
Guidi Cristiano |
Tecnico |
Univ. Bologna |
1+1 |
Loddo Fabiana |
Assegnista |
INGV Bologna |
3+3 |
Lolli Barbara |
Dottorando |
Univ. Bologna |
6+6 |
Marzocchi Warner |
Professore Associato |
INGV Bologna |
4+4 |
Monachesi Giancarlo |
Ricercatore |
INGV Macerata |
1+1 |
Morelli Andrea |
Dirigente di ricerca |
INGV Roma |
1+1 |
Mucciarelli Marco |
Professore Associato |
Univ. Basilicata |
1+1 |
Pesci Arianna |
Ricercatore |
INGV Bologna |
2+2 |
Pondrelli Silvia |
Ricercatore |
INGV Bologna |
2+2 |
Selva Jacopo |
Dottorando |
PHD Student |
3+3 |
Serpelloni Enrico |
Ricercatore |
INGV Bologna |
2+2 |
Vannucci Gianfranco |
Assegnista |
Univ. Bologna |
4+4 |
Vittuari Luca |
Tecnico |
Univ. Bologna |
1+1 |
Zanutta Antonio |
Ricercatore |
Univ. Bologna |
1+1 |
SGA Personnel |
|
|
7+7 |
32+SGA |
|
|
73+73 |
Unità di ricerca INGV
Responsabile scientifico: Dr. Marco Anzidei
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Via di Vigna Murata, 605
00161 Roma
Tel: 0651860266
Fax: 065041214
email:anzidei@ingv.it
Elenco dei ricercatori afferenti a questa unità di ricerca
Nome |
Posizione |
Affiliazione |
Mesi uomo
|
Anzidei Marco |
Primo ricercatore |
INGV Roma |
3+3 |
Del Mese Sergio |
Tecnico |
INGV Roma |
2+2 |
Galvani Alessandro |
Ricercatore |
INGV Roma |
2+2 |
Giovani Luciano |
Tecnico |
INGV Roma |
2+2 |
Massucci Angelo |
Tecnico |
INGV Roma |
2+2 |
Riguzzi Federica |
Primo ricercatore |
INGV Roma |
1+1 |
Vecchi Maurizio |
Tecnico |
INGV Roma |
2+2 |
7 |
|
|
14+14 |
Tasks
|
I anno(Euro) |
II anno (Euro) |
Priorità 1
|
||
1, CATALOGO SISMICO STORICO |
30000 |
30000 |
6C, TOMOGRAFIA DELL'INTENSITA' ED EFFETTI DI SITO |
22000 |
22000 |
5, STATISTICA DELLE SORGENTI SISMICHE E COMPLETEZZA DEI CATALOGHI |
16500 |
16500 |
7, MECCANISMI FOCALI |
8000 |
8000 |
Totale |
76500 |
76500 |
Priorità 2
|
||
9A, MISURE GEODETICHE (Unità di Ricerca INGV) |
56000 |
41000 |
Priorità 3
|
||
2, CATALOGO SISMICO
STRUMENTALE |
10000 |
10000 |
Totale generale |
142500 |
127500 |